Covid materia di studio alla Scuola Carelli di Conversano

Alla Scuola media Carelli-Forlani il Covid-19 – scrive oggi La Gazzetta del Mezzogiorno – diventa argomento di studio all’interno dell’educazione civica, materia reintrodotta dalla legge 92 del 2019. Lo ha deciso il collegio dei docenti, coordinato dal dirigente scolastico Adolfo Marciano: «La legge 92 – spiega – ha stabilito l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado, di una nuova disciplina: l’educazione civica. Il 22 giugno scorso il Ministero ha fornito le linee guida perché ogni singolo istituto scolastico potesse costruirsi autonomamente il curricolo di questa nuova materia. Per curricolo si intende tutto l’insieme del quadro orario, degli obiettivi finali , dei criteri di valutazione, dei contenuti e traguardi da raggiungere per ogni singola disciplina».
Quali sono gli obiettivi di questa disciplina?
«Fornire ai ragazzi le conoscenze di base che consentano loro di vivere nella collettività. Il rispetto di sé, degli altri, l’educazione alla salute, la sostenibilità ambientale, i diritti e doveri dei cittadini e della cittadinanza digitale, quindi nella vita reale e anche in quella virtuale sui social, in rete. Si tratta di una vera e propria materia, che verrà insegnata da più docenti, che si aggiunge alle altre e avrà anche un suo voto finale sul registro».
Come ha gestito tutto questo la Carelli-Forlani?
«Con il collegio dei docenti è stato stabilito che per tutte le classi l’insegnamento di Educazione civica comprenderà 38 ore annuali che non vanno ad aggiungersi al monte-ore. E per questo primo anno abbiamo deciso di dedicare il percorso didattico al tema del Covid 19. I docenti hanno elaborato una unità di apprendimento che comprende una serie di azioni multi-disciplinari ed un’altra intitolata Benessere e sicurezza attraverso il rispetto delle regole al tempo del Covid». I docenti, coordinati dal dirigente, hanno pensato che almeno per questo primo anno fosse opportuno riflettere sugli aspetti di questa emergenza, perché attraverso questa riflessione e gli approfondimenti si possano sviluppare nei ragazzi quelle conoscenze che riguardino l’educazione alla salute, il rispetto delle regole, i rapporti con l’ambiente, i diritti e i doveri di ogni individuo. «Si pensi ad un lavoro sul Covid sui comportamenti da assumere stando in casa – spiega il dirigente -, a scuola, in gruppo, sulla rete con la didattica a distanza e quali obiettivi di cittadinanza responsabile si possano sviluppare in concreto nella vita quotidiana». L’unità di apprendimento prevede, dunque, diversi approfondimenti. I docenti di Italiano e Storia, per esempio, tratteranno il rispetto delle regole. Il professore di Scienze naturali parlerà di virus e vaccini. Nell’ora di Tecnologia si approfondirà l’utilità dei mezzi digitali in tempo di pandemia. «Un po’ tutte le materie – conclude il dirigente – porteranno i ragazzi a soffermarsi sulle emozioni vissute nel periodo del lockdown, sul ritorno alla scuola in presenza e su quanto sia importante il diritto all’istruzione». Per le classi a indirizzo musicale – riporta ancora il quotidiano barese – sono state previste due ore in più. I docenti porteranno i ragazzi a riflettere su quanto la musica, per esempio con i concerti sui balconi che hanno raccolto milioni di like, abbiano unito i cittadini, nonostante le distanze imposte nel periodo di quarantena.

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