Monopoli, qualità dell’aria, il Comitato risponde ad Annese e Arpa

Riceviamo e pubblichiamo la risposte del Comitato RESPIRIAMO A MONOPOLI come risposta alle dichiarazioni del sindaco di Monopoli e dell’ARPA in merito alla questione delle molestie olfattive.
Lo scorso 4 febbraio si è svolta una seduta della V Commissione Consiliare Permanente istituita presso il Comune di Monopoli. Alla riunione sono stati invitati anche i Delegati del Comitato Respiriamo a Monopoli e delle altre Associazioni ambientaliste cittadine.
In questa sede – cui è stata attribuita l’impropria denominazione di “tavolo tecnico” – nella circostanza è stata esposta dall’Ing. Vincenzo Campanaro, Direttore Scientifico di ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), una relazione redatta nell’ambito della Convenzione in essere per il monitoraggio delle emissioni odorigene. Tale lavoro è stato basato sulle segnalazioni inviate dai cittadini di Monopoli attraverso l’applicazione SegnalApp. Segnalazioni che sarebbero dovute essere raccolte dal Comune di Monopoli ed inviate periodicamente ad ARPA Puglia; attività che invece – abbiamo appreso – si è interrotta inopinatamente il 13 aprile 2020.
Inoltre, nell’occasione sono stati resi noti alcuni dati relativi ad una Campagna di Monitoraggio della Qualità dell’Aria, eseguita per mezzo di un laboratorio mobile installato nella Zona Industriale e rimasto in funzione dal 12 febbraio al 15 dicembre 2020.
A seguito dell’esposizione, il Comitato Respiriamo a Monopoli ha inteso approfondire il contenuto delle relazioni che sono state presentate, giovandosi della preziosa e generosa consulenza di persone in possesso delle necessarie competenze. E, cercando di adempiere correttamente allo scopo per cui si è costituito, all’esito di questo lavoro di analisi avverte la responsabilità ed il dovere di esprimere pubblicamente alcune considerazioni.
Innanzitutto, occorre premettere che l’attività svolta dall’ARPA Puglia è frutto di un accordo con il Comune di Monopoli antecedente alla costituzione del Comitato e comunque mai realmente concordata con i rappresentanti delle associazioni cittadine. Detta attività è stata successivamente implementata con l’allocazione di una centralina mobile in Via Baione, ma anche in questa occasione l’intervento è stato il risultato di una decisione non condivisa, in relazione alla quale avevamo sin da subito espresso tutte le nostre perplessità.
I tecnici che abbiamo sentito ci hanno evidenziato come gli elaborati che sono stati presentati in Commissione appaiano approssimativi e seriamente limitati. Lo diciamo con rispetto, ma dobbiamo anche farlo con la fermezza che il nostro ruolo impone, riservandoci di spiegare compiutamente il perché nelle sedi opportune.
Ad opinione di alcuni esperti, la campagna di monitoraggio posta in essere e sulla quale sono state redatte le relazioni ARPA non è in grado di fornire molte delle risposte che da anni sono richieste ed attese dalla popolazione di Monopoli. In altre parole, siamo convinti si potesse fare molto di più e meglio. Eppure, malgrado questo, alcuni dei risultati emersi crediamo vadano sottolineati, pur nell’estrema sintesi cui siamo obbligati per non disperdere l’attenzione di chi legge.
In particolare, destano preoccupazione per la salute dei cittadini i rilevati superamenti dei valori limite per quanto riguarda il PM10 (il particolato), l’ozono e l’idrogeno solforato. Sforamenti non occasionali e considerati dalla normativa vigente un chiaro indicatore di non salubrità della qualità dell’aria. Dalle relazioni prodotte non vi è possibilità di evincere in modo puntuale la provenienza delle rilevate emissioni, poiché manca una mappatura delle industrie e delle lavorazioni potenzialmente inquinanti.
Quanto alle indagini relative alle emissioni odorigene svolte nel medesimo periodo, osserviamo che esse sono state fortemente penalizzate tanto dalla mancata trasmissione delle segnalazioni all’ARPA da parte del Comune di Monopoli (peraltro avvenuta proprio nei mesi di maggior disagio) quanto dalla dichiarata impossibilità di svolgere le indagini olfattometriche procedendo al prelievo dei campioni, poiché le limitazioni imposte dalla pandemia non consentivano si riunisse il panel di valutatori. In ogni caso, perdura secondo noi l’assoluta inadeguatezza dell’utilizzo della SegnalApp Odori quale unico termometro del disagio percepito dalla popolazione, per diverse ragioni pratiche e di buon senso.
In definitiva, il Comitato Respiriamo a Monopoli segnala la perdurante mancanza di integrazione tra i diversi livelli amministrativi e l’impressione che risulti confermata la tendenza all’adozione di misure “spot”, decise sempre e solo sulla base dell’emergenza e della pressione dell’opinione pubblica.
Viceversa, a noi sembra del tutto evidente che perseguire realmente il miglioramento della qualità dell’aria richieda una programmazione di profilo adeguato a tale ambizioso proposito.
Per questi motivi, e coerentemente con quanto già in passato deliberato dal Consiglio Comunale, questo Comitato ritiene necessario e non più procrastinabile un coordinamento delle azioni e la redazione di un piano comunale chiaro, che preveda azioni di monitoraggio ambientale (da estendere anche alle matrici acqua e suolo) e sanitario, con programmi ed obiettivi misurabili.
Sarà questo l’obiettivo che cercheremo di perseguire nel futuro prossimo, riservando fin d’ora la nostra piena collaborazione solo a chi vorrà condividere questa visione strategica ed assumere impegni concreti per la sua attuazione.

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