Crisi uva da tavola, la Cia chiede confronto con la GDO

Crisi uva da tavola: Cia chiede un tavolo di confronto alla Regione con la grande distribuzione organizzata. Lo rende noto con un comunicato stampa: “Siamo di fronte a una situazione drammatica”, fa sapere Raffaele Carrabba, presidente regionale di Cia Agricoltori Italiani. “Energia elettrica, gasolio, materiali di confezionamento, il costo di ogni singolo elemento per azionare le filiere e produrre sta aumentando: tutto aumenta, tranne i prezzi riconosciuti agli agricoltori per le loro produzioni”. Nell’area metropolitana di Bari, le aziende agricole impegnate nella fase più importante della raccolta, lamentano disagi e difficoltà economiche. “I prezzi riconosciuti ai produttori non coprono i costi di produzione”, ha aggiunto, “e per non andare in perdita i prezzi da riconoscere ai produttori dovrebbero aumentare almeno del 20% rispetto a quelli attuali. Occorre una svolta: i produttori stanno aumentando pericolosamente la propria esposizione con le banche. Non c’è più redditività. Si rischia di chiudere. Le condizioni di disparità e di totale squilibrio tra chi produce i beni alimentari e chi li distribuisce ai consumatori sta uccidendo l’agricoltura. Da una parte, infatti, ci sono gli agricoltori per i quali aumentano i costi di produzione; dall’altro, le multinazionali della GDO per i quali è lecito imporre valori al ribasso da riconoscere ai produttori e, di contro, prezzi altissimi ai consumatori. I loro profitti aumentano, mentre gli agricoltori e l’agricoltura si impoveriscono”.

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