Primo sopralluogo a Rutigliano per un Centro pilota di sperimentazione

Oggi si è svolto il primo sopralluogo a Rutigliano, nel Barese, per la realizzazione di un Centro pilota di sperimentazione, formazione e divulgazione in agricoltura, in particolare nei comparti viticolo e frutticolo. Hanno partecipato il consigliere regionale del Pd, Francesco Paolicelli, il sindaco di Rutigliano, Giuseppe Valenzano, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Rutigliano, Vito Antonio Romito e il professor Vito Savino, presidente della Fondazione ITS agroalimentare Puglia.

I principali obiettivi del Centro pilota sono: coltivare nuove selezioni di uva da tavole e altri fruttiferi, realizzare un campo di valutazione agronomica e fitosanitaria e organizzare mostre, laboratori, giornate studio in collaborazione la Fondazione ITS agroalimentare Puglia e il coinvolgimento delle scuole del territorio, tra cui l’Istituto superiore “Alpi-Montale”.

“Siamo felici di poter dare il nostro contributo a una richiesta che da anni i produttori del sud est barese esprimono e cioè quella di sperimentare prodotti e beni direttamente sui terreni individuati dal Comune di Rutigliano per promuovere il comparto agricolo regionale sui mercati internazionali e per ridimensionare il potere economico e brevettuale dei paesi esteri”, ha sottolineato il consigliere regionale del Pd, Francesco Paolicelli.

I lavori avranno inizio nelle prossime settimane su un’area di 33.677 mq nella zona PIP, in via Adelfia. Il progetto verrà finanziato grazie a un emendamento proposto dal consigliere Paolicelli, e approvato in Consiglio regionale lo scorso dicembre, per un importo pari a 286mila euro. Le aree individuate sono state concesse dal Comune di Rutigliano in comodato d’uso gratuito per una durata di 9 anni + altri 9 al centro di ricerca “Basile Caramia” di Locorotondo.

“Una connessione tra pubblico e privato che speriamo possa diventare una buona pratica per il settore agricolo e non solo. Con questo progetto crediamo che si possa dare un contributo concreto anche all’economia locale e regionale grazie alla produzione in loco di diverse selezioni di uva e altri fruttiferi e alla creazione di una collezione di vitigni autoctoni e resistenti a patogeni”, ha concluso Paolicelli.

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