Presentata la campagna di sensibilizzazione per i contribuenti baresi per destinare il 5×1000 a progetti di welfare a contrasto della violenza di genere e di ogni discriminazione

Bari, a Palazzo di Città, l’assessora Francesca Bottalico ha presentato la campagna di sensibilizzazione rivolta ai baresi affinché nella dichiarazione dei redditi scelgano di donare il 5×1000 dell’IRPEF al welfare comunale. Al suo fianco Lorenzo Belviso, editore di Radio PoPizz, Radio Mi Piaci e BTV, che ha regalato all’amministrazione l’ideazione e la realizzazione della campagna, articolata in uno spot radio, un reel per i social e uno spot televisivo.

Come ogni anno, i fondi raccolti attraverso il 5×1000 saranno restituiti alla città in forma di progettualità e gestiti da realtà territoriali qualificate con la supervisione dell’assessorato al Welfare e della rete territoriale per la realizzazione di progetti di contrasto alle violenze e discriminazioni su adulti, donne e bambini al fine di rafforzare le azioni diffuse con l’attivazione di sportelli di ascolto nelle scuole, borse studio e tirocini formativi, progettualità di condomini sociali per vittime di discriminazioni ma anche progetti sperimentali contro bullismo e cyberbullismo.

“Oggi lanciamo formalmente la raccolta del 5×1000 e lo facciamo insieme a Lorenzo Belviso che, con un gesto di generosità e cittadinanza attiva, ha ideato e realizzato gratuitamente lo spot che promuove questa raccolta fondi – ha esordito Francesca Bottalico -. Fondi che quest’anno abbiamo scelto di destinare ad azioni di contrasto alla violenza di genere e sui minori, temi che da sempre rappresentano una priorità per la nostra amministrazione.

L’impiego del 5×1000 rappresenta un circolo virtuoso che ci consente di restituire alla comunità le risorse raccolte attraverso procedure pubbliche finalizzate a individuare le associazioni e gli enti cui affidare le azioni e i progetti di Welfare, in questo caso a contrasto della violenza, specie su donne e minori.

Il nostro auspicio è che, anche grazie al 5×1000 dei baresi, si possano rafforzare i servizi già attivi in città – ad esempio i centri e gli sportelli antiviolenza diffusi – con la realizzazione di un nuovo centro antiviolenza dedicato ai minori e agli adolescenti.

Negli anni precedenti abbiamo raccolto in media circa 50mila euro l’anno, e con questa campagna speriamo di poter sensibilizzare una platea più ampia di cittadini a destinare alle attività del Welfare comunale il loro 5×1000”.

“Ogni anno con il 5×1000 raccogliamo tra i 40 e i 50 mila euro – ha proseguito Francesco Elia, funzionario comunale responsabile dell’Area Minori famiglie -, ma crediamo che questa campagna possa consentirci di attingere a ulteriori risorse grazie a una maggiore divulgazione del messaggio. Si tratta di cifre, è bene ricordarlo, che rendicontiamo ogni anno e che sono disponibili sul sito del ministero dell’Interno con le relative destinazioni. L’anno scorso abbiamo guardato al mondo della disabilità, sostenendo una serie di iniziative tra cui le veleggiate sulla Bari Social Boat, l’anno prossimo ci occuperemo di contrasto alla violenza. Ciò che mi preme sottolineare è che si tratta di fondi vincolati ad azioni concrete, realizzate in totale trasparenza.

Un ringraziamento speciale va quindi a Lorenzo Belviso che ha scelto di essere al fianco del Welfare comunale”.

“L’idea mi è venuta dopo aver ricevuto un comunicato stampa del Comune che ricordava la possibilità di destinare il 5×1000 al Welfare – ha spiegato Lorenzo Belviso -: da operatore della comunicazione ho pensato, allora, di poter dare una mano alla mia città con un piccolo sforzo i cui risultati possono aiutarci a dare risposte ai bisogni che esistono. Per questo ho fatto realizzare uno spot audio e uno spot video e poi ho chiamato l’assessora per presentarle questo prodotto, su cui non ho messo alcun marchio perché vorrei che potesse circolare su tutte le emittenti locali per promuovere una possibilità offerta a ogni cittadino al momento della dichiarazione dei redditi.

Si tratta di uno spot semplice e lineare che, se diffuso in maniera capillare, può diventare una campagna di sensibilizzazione a costo zero in grado, però, di generare un ritorno economico sensibile, considerato che ancora oggi tante persone non sono a conoscenza di questa possibilità che non ha alcun costo per i contribuenti ma che può determinare un ritorno significativo per le persone più fragili della città.

Dunque la mia idea è stata quella di sostenere la possibilità di generare fondi utili per l’assessorato comunale al Welfare, un’operazione da ripetere in futuro, magari a cura di altri operatori dei media”

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