Appalti truccati, ai domiciliari il sindaco e il vicesindaco di Polignano

di VALENTINA CALTAGIRONE – Un vero e proprio terremoto per il Comune di Polignano a Mare questa mattina. Un’inchiesta su presunti appalti truccati al Comune di Polignano, condotta dal pubblico ministero Michele Ruggiero, e coadiuvato dalla Guardia di Finanza di Monopoli, ha portato all’esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari del sindaco Domenico Vitto, del vicesindaco (con delega ai lavori pubblici) Salvatore Colella, dei dirigenti e funzionari comunali Nicola Cicala, Pasquale Teofilo e Raffaele Lassandro.

La Procura, in realtà, aveva chiesto addirittura l’immediata custodia in carcere per Vitto e il suo vice.

I reati, contestati a vario titolo agli indagati, sono corruzione, concorso in peculato, falso ideologico e turbativa d’asta. L’indagine condotta, riguardante il periodo tra il 2018 e il 2021, verte principalmente sui lavori di rifacimento di largo Gelso e del lungomare Domenico Modugno i cui appalti sono stati affidati all’imprenditore Hibroj, ritenuto un fervente sostenitore politico del sindaco. E proprio il sindaco Domenico Vitto, esponente del PD, al secondo mandato come primo cittadino di Polignano, e Presidente Anci Puglia, sembrerebbe aver scelto personalmente il presidente della commissione di gara.

La Guardia di Finanza di Monopoli ha inoltre notificato misure interdittive, ovvero divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, agli imprenditori Nicola Narracci, Hibro Hibroj, Sergio Giazzi, Vito Dentico e Vito Lo Franco. Gli altri indagati sono i dirigenti e funzionari comunali Raffaele Nicola Vitto, Domenico Matarrese, Michele Giannuzzi, Girolamo Flavio Grande, Pasquale Russo, Maria Di Palma e gli imprenditori Bartolomeo Lamanna (1976), Bartolomeo Lamanna (1960), Stefano Andresini, Saverio Giuliani, Claudio Giazzi, Giuseppe Mancini, Grazia Cassano e Vito Lo Franco.

Ma le irregolarità sembrano non riguardare unicamente i nuovi lavori della piazza di Largo Gelso e del Lungomare Domenico Modugno, ma sembrerebbe che ci siano state interferenze anche per la riscossione del tributo per la refezione scolastica, la manutenzione di strade e verde pubblico.

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