Confagricoltura Puglia sui consorzi “Situazione drammatica. Emiliano non può più perdere tempo”

Confagricoltura Puglia chiede al presidente Michele Emiliano cosa intende fare sulla questione consorzi di bonifica commissariati.

La querelle, che va avanti da decenni, si basa sull’assunto oramai confermato anche da alcuni giudici dell’assenza di benefici concreti per i proprietari dei terreni. E’ oramai assodato che la concreta percezione del beneficio della bonifica è una componente essenziale per determinare una giusta pretesa tributaria da parte degli Enti consortili.

“Abbiamo chiesto più volte che vengano adottati i piani generali di bonifica dei comprensori e, quindi, si arrivi alla stesura dei nuovi piani di classifica. Ciò permetterebbe di superare attuali documenti inattuali e talvolta prodotti con il ‘copia e incolla’ di piani redatti in altre regioni d’Italia. L’obbiettivo – precisa Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia – è arrivare a comprendere quanto costa realmente alimentare i Consorzi commissariati per far fronte a dei lavori di manutenzione ordinaria. Senza dimenticare gli investimenti urgenti e necessari per l’acqua che i Consorzi devono prioritariamente iniziare a mettere a terra”.

A questa annosa situazione, che Confagricoltura Puglia denuncia pubblicamente da decenni, si sono aggiunti negli ultimi mesi altri rincari. Di recente, sono state già notificate le cartelle inerenti un nuovo e ulteriore aumento che andrà a incidere sull’annualità 2017. Gli importi sono quasi triplicati, chi si era trovato a pagare 1.000 euro per l’annualità 2016 sta per ricevere – o ha già ricevuto – per l’annualità successiva (2017) una richiesta di oltre 2.500 euro circa. Questi ultimi aumenti si vanno a sommare con gli effetti della decisione del 14 ottobre scorso del Commissario unico dei consorzi di bonifica Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d’Apulia. Il commissario ha determinato di procedere al recupero delle annualità a partire dal 2018. L’importo complessivo in questo caso è di circa 50 milioni di euro (Tributo 630). Ai piccoli agricoltori viene richiesto un esborso tra i 50 e 70 euro per anno. Nel caso di grandi aziende le somme possono superare i 10mila euro.

Per Confagricoltura – che con le altre associazioni già lo scorso 10 gennaio ha firmato una richiesta di incontro con Emiliano, l’assessore al bilancio Piemontese e Pentassuglia – sono balzelli ingiusti che in questo particolare momento aggravano ulteriormente le posizioni di tanti agricoltori della regione. Imprenditori che si trovano già, o si potrebbero ritrovare presto, nella condizione di non riuscire a far fronte ai pagamenti immediati e coprire i costi correnti, con il forte rischio di dover licenziare lavoratori e chiudere l’attività. Per di più, l’inerzia del Governo regionale, e di riflesso dei Consorzi commissariati, rende questi territori poco competitivi e assetati. Il presidente della Regione sembra non comprendere che per fare agricoltura in Puglia e – in modo specifico – per la rigenerazione post Xylella fastidiosa serve l’acqua.

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