Gioia del Colle: Grande partecipazione alla Festa in onore della B. V. Maria del SS. Rosario

“Con i solenni festeggiamenti in onore della B. V. Maria del SS. Rosario, venerata nella chiesetta di San Domenico di Gioia del Colle,  appena conclusi, con soddisfazione possiamo dire che c’è stato un vero ritorno a Maria, un gran cercarLa, per incontrarLa, per venerarLa e per dirLe tutto il nostro amore che ci lega a Lei.”

È quanto, compiaciuto, ha espresso il presidente priore della Confraternita del Rosario Francesco Tuseo Ferrer.

Quest’anno il mese di ottobre, chiamato il mese del Rosario, è iniziato proprio con la Festa alla Madonna del Rosario.

Lungamente ed intensamente preparata, grazie all’apporto di tanti fedeli e al generoso, determinante contributo di diverse aziende del territorio, – li ringraziamo di cuore tutti, –  la festa è stata particolarmente solenne e partecipata in tutte le fasi, dalla Novena, fino alla Supplica alla Madonna di domenica 1 ottobre.

È stato un rinvigorire della nostra fede, un intenso bisogno per ritornare da Lei, la nostra amata Mamma Celeste.

Particolarmente seguito il triduo in preparazione della festa.

Il domenicano padre Rosario Scognamiglio, della Basilica di San Nicola di Bari, ci ha condotto, nel Triduo, in una bella riflessione sulla dimensione ecumenica di Maria.

Da grande conoscitore del greco e della Grecia ci ha fatto gustare le analogie che il culto divino degli Ortodossi con quello cattolico romano riservano alla Madonna.

Nelle sue ampie riflessioni sulla Parola di Dio, commentando le letture del giorno, ha invitato tutti i fedeli a “ricostruire” il proprio rapporto con Dio e con i fratelli, perché siamo “pietre vive”, cioè capaci di stabilire rapporti umani significativi. A questo deve condurre la nostra devozione a Maria.

Ha dedicato ampio spazio a parlare degli Arcangeli che, insieme agli Angeli, sono presenti nella nostra vita quotidiana. Infatti, ogni volta che ci aiutiamo, ci rispettiamo, diventiamo angeli l’uno per l’altro. 

  1. Rosario, citando il Magnificat, ha fatto  notare che la Madonna è stata scelta tra gli appartenenti all’ultima classe della società ebraica. “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente…”

Nel terzo giorno padre Rosario ci ha aiutato a capire lo smarrimento degli Apostoli all’annuncio della “Passione”, che è lo stesso nostro turbamento di fronte alle prove della vita. 

  1. Rosario, perciò, ha esortato tutti ad avere ”coraggio nella paura e fiducia nella richiesta del perdono”.

 Con un breve rito tratto dalla liturgia della “Chiesa Ortodossa“, distribuendo a ciascuno due candele di cera d’api, una per se stesso e una per la Confraternita, sono state  accese con il canto e la lettura della “Caristas” (Rallegrati). 

La candela testimonia la fede e l’appartenenza alla “Luce Divina”, esprime la fiamma del nostro amore per “il Signore, la Madre, Maria, gli Angeli e i Santi. Questo momento Ecumenico apre all’accoglienza di tutti, secondo l’insegnamento di Papa Francesco”.

Tanta la partecipazione alla Santa Messa solenne (presieduta dal Padre spirituale Don Tonino Posa), che ha preceduto la processione della bella immagine della Madonna del Rosario per le vie della nostra Città.

A conclusione, ci siamo ritrovati in tanti nella piazza antistante la chiesa di San Domenico a pregare con fede intensa la Supplica alla Madonna di Pompei, dove abbiamo ripetuto con fede che il Rosario è quella: “Catena dolce che ci rannodi a Dio”. 

Esortazione che deve accompagnarci in questo mese a vivere con fede in San Domenico (ogni pomeriggio alle ore 16:30), la recita del S. Rosario dedicato alle famiglie. 

Circa i festeggiamenti civili, superlativo è stato il momento musicale offerto il giorno della festa dal Premiato Concerto Bandistico città di Gioia del Colle: “Paolo Falcicchio”, diretto dal maestro Rocco Eletto. Come pure il breve ed intenso fuoco d’artificio fatto brillare dalla Ditta “Gioiese Fireworks” di Martino De Carlo e l’addobbo del trono della Madonna, realizzato da Vito Abbondanza da Bitonto. 

La serata finale del 7 ottobre ha rappresentato la ciliegina sulla torta della festa, con l’esibizione del gruppo Antonio Amato Quintet, presentandoci “Battito Salentino”, ballati e canti devozionali. Gruppo che ha visto all’opera per tutto il concerto anche lo straordinario musicista Nico Berardi e quando coinvolta, Maria Moramarco, che con Berardi, rappresentano il top della musica popolare della Murgia. Un mix di suoni, voci e canti che ha mandato in visibilio il numerosissimo pubblico presente nel chiostro comunale, promuovendo sul campo il connubio Confraternita – Vincenzo Milano, che da subito avevano scommesso su questo evento. La serata è stata presentata dal bravo Nino Capozzi. 

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