Bari, assemblea della CIA agricoltori italiani di Puglia tra rabbia e proposte

L’Europa sta prendendo una direzione sbagliata sull’agricoltura, riducendo i sostegni, aumentando vincoli e ostacoli, e accelerando su una transizione ecologica problematica. A Bari, la CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha convocato un incontro-assemblea per affrontare le sfide cruciali del settore agricolo, identificando cinque priorità: la riforma della Politica Agricola Comune (PAC), la riduzione dei costi di produzione, interventi per affrontare calamità e fitopatie, contrasto alla concorrenza sleale e semplificazione burocratica.

Per quanto riguarda la PAC, si chiede un intervento deciso del governo per rivedere le misure che impongono la riduzione della produzione agricola e per affrontare le restrizioni sull’uso dei fitofarmaci. Si sottolinea l’importanza di difendere la competitività delle aziende agricole italiane, affrontando aumenti incontrollati dei costi di produzione.

Le calamità e le fitopatie, come la Xylella, richiedono un intervento europeo con risorse per il contrasto e la rigenerazione, oltre a una rete internazionale di ricerca e sviluppo. Si esige un impegno per ripristinare i contributi per le polizze assicurative agevolate.

Il settore agricolo pugliese affronta anche sfide legate alla concorrenza sleale, e si chiede che il governo lavori a livello europeo per standard comuni e regole che evitino pratiche concorrenziali scorrette. Si propone di favorire aggregazioni per aumentare il potere contrattuale dei produttori e di garantire norme che non penalizzino le imprese.

Infine, la semplificazione burocratica è essenziale, con la richiesta di ridurre il carico amministrativo per gli agricoltori, inclusa una semplificazione del processo di riconoscimento delle calamità atmosferiche e dei requisiti per gli agriturismi e l’uso di prodotti fitosanitari.

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