Fasano, Concluso il seminario di formazione sul restauro del Palazzo dell’Orologio

Si è tenuto nella Sala di rappresentanza di Palazzo di Città un importante seminario, pensato in
particolare per la formazione degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di
Brindisi, che ha avuto come tema portante i lavori di riqualificazione effettuati al Palazzo dell’Orologio.
Durante il corso di formazione il Palazzo dell’Orologio è stato definito un caso virtuoso e preso, per questo, ad esempio come progetto ben realizzato. Grazie all’alternarsi di vari relatori, sono state sviscerate le fasi fondamentali dell’iter progettuale che dal finanziamento arrivano al certificato di ultimazione dei lavori.
Il monumento ha sempre rappresentato uno dei più alti valori simbolici della comunità fasanese, sia per la sua funzione quasi sempre pubblica, sia per essere la torre civica, simbolo urbano per eccellenza. Il dibattito, a cui ha preso parte anche il Sindaco Francesco Zaccaria, ha messo in luce quanto la necessità di rispettare, tutelare e conservare i valori artistici e storici del manufatto parta da un’attenta conoscenza documentata.
Il progetto è stato elaborato nell’ottica di restituire alla comunità una “lettura” del monumento, da
conservare nella sua stratificazione storica, tra immagine e materia, con l’obiettivo di far ritornare a vita il palazzo in relazione ed armonia con la comunità locale.
Alcuni dei professionisti che hanno curato il progetto hanno illustrato, inoltre, le indagini storiche ed architettoniche effettuate sull’immobile. Un certosino lavoro di ricerca, attraverso gli archivi storici e fotografici, che ha attraversato due secoli di storia. Poi il cantiere: per terminare l’opera ci sono voluti 297 giorni e circa 300mila euro di lavori.
«Voglio ringraziare l’Ordine degli Architetti – dichiara il Sindaco, Francesco Zaccariaper aver scelto di porre l’accento sul restauro di uno dei palazzi più importanti del nostro centro storico. Un momento formativo su un progetto che si è rivelato ben riuscito grazie soprattutto alla grande sinergia tra Comune e Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Una collaborazione che ha coinvolto anche i tecnici progettisti, l’ufficio Lavori Pubblici e le restauratrici. Una sinergia che può essere elevata a “metodo” virtuoso per l’esecuzione di tutte le opere pubbliche. Ringrazio, inoltre, l’Ordine degli Ingegneri».

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