Anche Sel Monopoli risponde ad Angelo Papio

Riceviamo e pubblichiamo la nota qui trasmessa da Sel Monopoli:

Carissimi amici del centrosinistra (o, se preferite, amici della “sinistra migliore”)

vorremmo raccontarvi il nostro sogno. Un sogno partito nel 2005 e continuato per dieci rivoluzionari anni che hanno visto la nostra regione uscire dal bocciolo in cui era stata chiusa per troppo tempo e finalmente fiorire.

Proprio questo è il punto da cui partire per cercare di spiegare le motivazioni che oggi ci portano a sostenere, dopo un’attenta riflessione, Dario Stefàno, quale nostro candidato alle primarie del 30 Novembre.

Troppo semplice ed un po’ arrogante affermare che si tratti di una mera scelta partitica.

Questo denoterebbe una scarsa conoscenza di noi e del nostro partito. Oltre che un’evidente scarsa stima nelle nostre capacità di scelta e, cosa che ci lascia francamente amareggiati, persino una scarsa stima nei nostri confronti. Vi arrogate, con toni ben lontani dall’umiltà, il diritto di conoscere la Verità suprema accusando Vendola, e di conseguenza tutti noi, di tagliare le ali al nostro sogno, quando si tratta esattamente dell’opposto.

Vedete, noi crediamo così tanto nel progetto che ha resola Puglia quella che è oggi, da essere certi che ciò che le serva oggi non è “un’energia sciamanica”. Quella lasciamola a chi non ha ali ed ha bisogno di un mezzo per volare.

La Puglia in cui crediamo è quella in cui tutti i protagonisti sono ormai provvisti di ali ed hanno bisogno solo di una guida che li accompagni ed un’idea ben precisa di quale sia il traguardo.

Per quanto riguarda le primarie crediamo che si tenda, forse, a dimenticare due cose essenziali:

La prima, naturalmente, è che si tratta di primarie di coalizione.

Senza un candidato esterno al Pd sarebbero state primarie di partito, non credete? Quindi ci pare quantomeno logico che ci fosse un candidato esterno al pd.

(In effetti l’unica anomalia potremmo trovarla nell’aggiungere ai due competitor già presenti, di due partiti differenti, una terza persona interna al pd. Questo porta persino a pensare, se volessimo essere cattivi, che forse c’è un gioco dietro per togliere voti a Stefàno e riportarli in “casa”. Ma noi non siamo cattivi.)

La seconda, ma non meno importante, è che Sel ha avuto il ruolo più importante in questi anni di ottima politica pugliese, considerando che Vendola è il presidente del nostro partito.

Dunque è alquanto sconcertante l’idea che si voglia relegare al margine, quasi non fosse importante la sua presenza. In fondo Sinistra ecologià libertà è un partito che ha dimostrato sempre coerenza e trasparenza.

 

Tenuto conto di questi due aspetti, dunque, ciò di cui avevamo bisogno era il “nostro” candidato, che potesse rappresentarci al meglio e che soprattutto fosse una certezza di continuità con ciò che è stata finora la Puglia. Perché questo è il nostro principale obiettivo.

E purtroppo noi non crediamo che lo stesso fine si possa ottenere con gli altri due candidati.

Non perché siano incapaci, ovviamente, ma semplicemente perché fanno parte di un partito, in cui noi tanto abbiamo confidato (ed in fondo continuiamo a sperare), ma che al momento appare quantomeno ambiguo. Un partito che è rappresentato a livello nazionale da Renzi, la cui idea oggi appare lontanissima dalla nostra idea di sinistra, dal mondo del lavoro, dalle classi sociali più disagiate, dai temi etici.

Un partito che oggi governa con la destra.

Giusto per un esempio, noi sabato 25 ottobre eravamo in piazza con 12000 persone a difendere il lavoro; Il Pd a Firenze, in una stanza chiusa, con imprenditori che parlavano di “abolizione del diritto di sciopero”. (Curiosità: Provate un po’ a chiedere, amici della “sinistra migliore”, con chi stava il vostro candidato?)

Un partito che effettivamente ha regalato alla Puglia uomini e donne di altissimo livello e competenza, che in squadra hanno retto e trasformato la regione. Sempre però guidati da un’idea di regione. Un sogno. Un progetto.

Crediamo dunque che le stesse grandi persone, messe alla guida, avrebbero sempre alle spalle un partito che devierebbe il loro volo. Le ali sarebbero tarpate e l’obiettivo mutato.

Ecco perché Dario Stefàno è proprio la persona giusta al posto giusto. Non un ripiego. Non una candidatura di “sterile coerenza alla sigla partitica”. Ma esattamente la persona che serve. Perché la visione di Dario è esattamente la nostra. La vostra.

Dario è stato assessore alle politiche agricole in questi anni, compiendo un lavoro immane. Solo per dirne una, ha portato l’uva pugliese dal ruolo di comparsa in vini di altre regioni a diventare protagonista assoluta di eccellenti vini locali. Negramaro, primitivo, nero di Troia, rosati. Vini di eccellenza, ormai conosciuti ovunque. Quindi un assessore che non ha davvero nulla da invidiare ad altri, per passione, visioni,competenza e successi ottenuti. Ed un senatore altrettanto appassionato. Nonostante le false ed inopportune denigrazioni di qualcuno, poco abituato forse a campagne elettorali pulite (che, unite ad altre discutibili spettacolarizzazioni di notizie e proclamazione di numeri di firme falsi, oltretutto inutili, purtroppo fanno riflettere un po’ sulla effettiva statura morale della persona che ne fa uso, cosa che ci lascia davvero, oltre che perplessi, un po’ delusi, sinceramente).

Ecco. Questa è la nostra “visione”, cari amici. Questa è ancora oggi la visione di Nichi. Quella che vi è bastata finora, che vi ha entusiasmato, che ha portato la Puglia ad essere quella che è oggi e che vuole continuare a portarla sempre più in alto. Una visione che avvicini la gente alle istituzioni, che renda protagonisti i volti, le storie, i frutti. La vostra invece qual è diventata?

Vi prego amici. Ora basta. Non fateci dire cose che non vorremmo dire. Lasciateci condurre questa “battaglia” come piace a noi. Pulita, senza offendere gli altri, presentando il nostro programma, i nostri punti di forza. Fateci raccontare la nostra visione di Puglia. Fateci portare avanti il nostro sogno, senza dover denigrare gli altri concorrenti. Persone comunque tutte degne di diventare presidenti della nostra regione, divise solo forse da visioni differenti di quale sia il bene per la Puglia, e che ricordo che dal primo dicembre dovremo tutti insieme sostenere.

L’unica cosa certa è che noi, insieme a Dario Stefàno vogliamo portare avanti un progetto ben preciso. E chi ha la nostra stessa visione, chi ha amato ciò che è stato fatto in questi dieci anni non dovrebbe avere dubbi su chi siano le persone che possono farlo.

 

 

Lara La Torre e il direttivo di Sel Monopoli