Mons. Antonio Staglianò a Monopoli per l’apertura del mese mariano

Il vescovo di Noto mercoledì 31 luglio celebrerà la messa solenne presso la Basilica Cattedrale alle 19:00 e la veglia di preghiera alle 22:00 sul sagrato accompagnato dalla classe di canto pop rock del Conservatorio locale “Nino Rota” del Maestro Giuseppe Delre  

Mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto in provincia di Siracusa, grazie alla volontà del vescovo della nostra diocesi mons. Giuseppe Favale e all’interessamento dei sacerdoti della nostra Basilica Cattedrale di Monopoli, sarà ospite mercoledì 31 luglio prossimo per presiedere alle ore 19:00 la solenne celebrazione di apertura del mese mariano dedicato ai festeggiamenti della Madonna della Madia e a seguire alle ore 22:00 l’evento della veglia sul sagrato, momento tanto atteso dai monopolitani e da moltissimi forestieri. Il vescovo Staglianò animerà la serata attraverso la sua innovativa “Pop Theology”, un nuovo registro comunicativo immediato e popolare che si smarca da un certo cattolicesimo convenzionale con l’obiettivo di annunciare Cristo attraverso la musica, il cui messaggio universale si rende accessibile a tutti. Da qui la definizione di Pop Theology per un vescovo che predica il vangelo attraverso le canzoni di Sanremo e non solo. Sua Eccellenza mons. Antonio Staglianò, ci ricorda che un modo per parlare di Dio è la musica. E in questo si lascia ispirare da Victor Hugo che nella sua opera I canti del Crepuscolo (1835) scrive: «Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime: con parole umane, certo, ma che sono anche parole “poetiche”, capaci di risvegliare ciò che rimane anonimo e inespresso nel profondo del cuore, così come di stupire e inquietare, smuovere e provocare. La musica, proprio lei: quella realtà senza la quale – scriveva Nietzsche – non si potrebbe vivere». L’animazione della veglia sarà da lui guidata in collaborazione con la classe di canto pop rock del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli guidata dal Maestro Giuseppe Delre. Mons. Antonio Staglianò nasce all’Isola di Capo Rizzuto, un comune della provincia di Crotone in Calabria il 14 giugno 1959. Ha da poco compiuto 60 anni. Come presbitero della Chiesa Cattolica Italiana è stato nominato da Papa Benedetto XVI “adiutor secretarii specialis” (dalla accezione latina “uditore del segretariato speciale”) in occasione della XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi svoltosi a Roma dal 2 al 23 ottobre 2005 sul tema: «L’Eucarestia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa». Mons. Staglianò è stato nominato il 22 gennaio 2009 da Papa Benedetto XVI vescovo della diocesi di Noto, nota come capitale barocca e patrimonio dell’Unesco. È stato consacrato vescovo a Crotone il 19 marzo 2009 dal cardinale Camillo Ruini segretario prima e poi Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e vicario della diocesi di Roma di Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Mons. Staglianò ha fatto il suo ingresso in diocesi il 2 aprile 2009. E’ l’XI vescovo della diocesi che è succeduto a mons. Mariano Crociata già segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana dal 2008 al 2018. La diocesi guidata da Staglianò si estende tra le province di Siracusa e Ragusa ed è costituita da 9 città. Tra gli studi brillantemente svolti, ha conseguito il dottorato in Teologia fondamentale nel 1986 presso la Pontifica Università Gregoriana di Roma seguendo ulteriori corsi di specializzazione in Germania e si è laureato in filosofia nel 1995 presso l’Università statale di Cosenza. Dal 1994 al 2002 è stato professore invitato nei corsi di specializzazione di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma; dal 1997 è teologo consulente del Servizio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per il progetto culturale; dal 1998 è giornalista pubblicista; dal 2007 vicario episcopale per la Cultura e Ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Teologico Calabro aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, di cui è stato Direttore per due mandati. E’ stato anche Direttore per dieci anni della Rivista di Scienze teologiche Vivarium presso lo stesso Istituto Teologico Calabro con sede a Catanzaro in Calabria. Membro ad sexennium (per sei anni) per il Consiglio Internazionale per la Catechesi, organismo consultivo della Congregazione per il Clero. Eletto dal Consiglio episcopale permanente della Conferenza Episcopale Italiana “Membro della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali”. Ricchissima è la bibliografia di cui è autore tra cui in tema di teologia mariana “Madre di Dio. La mariologia personalistica di Joseph Ratzinger” pubblicato il 1 aprile 2010. Il saggio, molto denso e profondo, è una lettura teologica, acuta e sistematica del pensiero di Joseph Ratzinger, come espresso in due libri di successo su Maria da lui scritti nel periodo antecedente il servizio pastorale di Roma e della Chiesa universale come Papa Benedetto XVI. I temi centrali della riflessione del pontefice, illustrati da Mons. Staglianò, sono la dimensione personale di Maria che diviene modello della Chiesa proprio in quanto persona e la posizione unificante della Vergine. «Ella viene storicamente a trovarsi sul crinale dove converge il moto ascensionale del popolo di Israele e dove parte il movimento cristiano che si diffonde nel mondo mediante l’opera evangelizzatrice della Chiesa» scrive il vescovo di Noto. E’ un onore dunque che mons. Antonio Staglianò, uno studioso e una personalità così importante della chiesa cattolica italiana, abbia scelto la Basilica Cattedrale di Monopoli come sosta del suo cammino di riflessione e preghiera per questo importante appuntamento per la nostra città a un anno dal 250° anniversario di fondazione della nostra Cattedrale previsto il 1° luglio 2020, dal 250° anniversario di Incoronazione dell’icona di Maria SS. della Maria l’8 luglio 2020 e dal 30° anniversario della posa del mosaico della Madonna della Madia sul campanile il 31 agosto 2020. La sua presenza in mezzo a noi, certamente non casuale, può definirsi un orgoglio per l’intera città. Già l’8 marzo scorso infatti, il vescovo di Noto era stato in visita privata presso la nostra Basilica quando ha visitato l’altare superiore e ha definito l’icona originale della Madonna della Madia un “capolavoro di rara bellezza attraverso la quale Maria ci presenta Suo Figlio”. La sua omelia in occasione della celebrazione solenne che si terrà il prossimo 31 luglio sarà una prosecuzione dei suoi studi mariologici e una lettura approfondita dell’icona. Mons. Antonio Staglianò proprio a luglio di un anno fa è stato invitato a Roma da Papa Francesco come consigliere per la pastorale giovanile per la preparazione del Sinodo sui giovani che si è svolto a Roma dal 3 al 28 ottobre 2018. Tra i suoi scritti più recenti si ricordano la sua attuale Via Crucis “Crocifisso dal nostro dolore” uscita a marzo scorso. Sono state moltissime le diocesi d’Italia che hanno invitato mons. Staglianò per presentare questa Via Crucis e davvero infiniti gli apprezzamenti di studiosi, le recensioni molto positive di tanti giornalisti e mezzi di comunicazione sul testo, i contributi giunti, la riflessione interiore e la preghiera di tanti Cardinali, vescovi, diocesi e parrocchie che ne hanno fatto uso per il cammino di preparazione comunitaria della Quaresima di quest’anno. In questi giorni mons. Antonio Staglianò è ancora al centro degli onori della cronaca nazionale per le sue posizioni sull’accoglienza in materia di immigrazione e l’uscita del suo ultimo capolavoro letterario “Oltre il cattolicesimo convenzionale. L’umanità di Gesù, verità, senso, libertà per tutti”. Una riflessione sulla debolezza del cattolicesimo convenzionale nella quale il vescovo di Noto sottolinea che «una fede che si limita alla pratica dei riti sacri, le assemblee liturgiche, le feste religiose e le tradizioni popolari ma che non converte i cuori e non fa incontrare il Signore nei sacramenti e nella vita è una devozione vuota. E’ possibile vivere una fede che opera attraverso la carità e che sia capace di “andare”, “uscire”, “accompagnare”, “discernere” e “accogliere” l’altro come vuole Papa Francesco». Il nuovo libro di Staglianò di 208 pagine in uscita nelle prossime settimane che sarà in dotazione anche presso le librerie universitarie statali e cattoliche nazionali, sta già attirando l’attenzione di studiosi, personalità del clero e del variegato mondo del laicato della chiesa italiana. Anche di questo si ascolteranno alcuni brillanti spunti durante l’animazione della veglia serale di apertura del mese mariano.   

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