Cittadini Protagonisti: “Loiacono spieghi in Aula”

Cittadini Protagonisti Conversano

COMUNICATO SULLA CRISI POLITICA IN ATTO

In politica, nel sociale come nello sport, è consuetudine dare le colpe sempre agli altri. Alla base di questo sciagurato modo di fare si formano e si basano fenomeni come populismo, antipolitica, razzismo, ecc.
Per molti, per fortuna non per tutti, ricercare un colpevole rende la propria esistenza migliore, almeno agli occhi degli altri. Ma che cosa è una colpa? Quando una persona può ritenersi davvero colpevole nei confronti del prossimo? Quasi sempre mai. Le colpe, a seconda dei punti di vista, sono in ogni dove, ma addossarle non rappresenta quasi mai una soluzione, piuttosto decreta la chiusura a qual si voglia forma di dialogo.
A Conversano, in questi giorni si sta palesando, sui mass media e sui social, una continua e ripetuta (alquanto imbarazzante) ricerca del colpevole dell’attuale situazione politica. Facciamo un passo indietro, magari aiuta il cittadino a comprendere meglio. Subito dopo l’elezione a sindaco, circa sei mesi dopo, Loiacono comincia a perdere pezzi in giunta; sono due gli assessori che dopo pochissimi mesi lasciano l’incarico per vicende ancora poco chiare. Tuttavia l’amministrazione rimedia inserendo due nuovi assessori, tra questi vi è Maurizio Galiano, fino ad allora consigliere comunale di Conversano a Sud Est. La nomina di Galiano e l’ingresso in giunta di Rotunno, non portano comunque quella serenità e quell’armonia tanto auspicata. Anzi, trascorrono pochi mesi e rieccoci in piena emergenza politica. E’ settembre del 2019 quando Loiacono decide di privarsi della presenza del gruppo consiliare Conversano a Sud Est che viene estromesso della maggioranza. La lista civica, a dire del sindaco, non rema nella stessa direzione del resto della maggioranza. Anche Maurizio Galiano, che ricordiamo aveva lasciato il posto da consigliere per fare l’assessore, viene messo alla porta. Questo provoca un susseguirsi di attribuzioni di colpa…che in realtà durano fino ai giorni nostri. Ma non solo. Iniziativa Democratica, rappresentata in consiglio anche dal consigliere Colapinto, con la Fanigliuolo a ricoprire il ruolo di vicesindaco e assessore, non gradisce il modus operandi del sindaco e, dopo un breve periodo di tensioni reciproche e prove di risanamento, anche loro decidono di lasciare la maggioranza, andando via con le proprie gambe. Fortuna vuole, per questa amministrazione, che il redivivo D’Alessandro decide di entrare in maggioranza ottenendo anche un assessorato di peso. Ricordiamo che D’Alessandro era all’opposizione, era stato protagonista alle primarie con Pasquale Gentile (perdendole), e che aveva condotto una campagna elettorale apparentemente in contrapposizione con la stessa giunta Loiacono. Diciamo apparentemente non per voglia di attribuire colpe a D’Alessandro, ma solo perchè lo stesso sindaco ha recentemente dichiarato che con D’Alessandro dialoga da più di quattro anni.
Questo andirivieni di consiglieri ed assessori, con tutti gli strascichi del caso, porta questa amministrazione a “mantenersi” con una compagine formata da otto elementi di maggioranza, avversa a otto dell’opposizione, e con il solo voto dello stesso sindaco a farne da ago della bilancia. In tutto questo marasma, comunque, ricordiamo che il Presidente del Consiglio, D’Ambruoso Giuseppe, dapprima appartenente al gruppo Conversano a Sud Est, ha sempre mantenuto una linea politica sobria e consona al ruolo che ricopre, rimanendo infatti all’interno della maggioranza con la quale era stato eletto. Tuttavia le voci su un suo malessere legato alla gestione politico/amministrativa circola da svariati mesi come è noto a noi e siamo certi di non sbagliare se pensiamo che lo fosse ancor meglio alla maggioranza. Notizia di qualche giorno fa è che lo stesso D’Ambruoso abbia deciso di non far parte più della maggioranza, ma di voler continuare a ricoprire il suo ruolo con un atteggiamento di terzietà rispetto all’intero consesso consiliare. Non sono a noi note le dinamiche che abbiamo portato D’Ambruoso a fare questo tipo di scelta e tantomeno vogliamo ipotizzare argomenti che sfocerebbero nel gretto pettegolezzo. Da forza di opposizione quale siamo, rispettiamo comunque la scelta di un uomo che pone alla base della propria azione politica almeno la libertà di autodeterminarsi. Tale presa di posizione ha generato quanto scritto in prefazione…ossia l’ossessiva ricerca di un colpevole a cui attribuire quello che agli occhi della città si presenta come un chiaro ed inequivocabile fallimento politico dell’amministrazione Loiacono.
In tutto ciò, il nostro rappresentante politico, Pasquale Gentile, assieme ad altri esponenti dell’opposizione ha ricevuto un invito da parte delle altre forze politiche per discutere dell’esito del voto del bilancio, attraverso l’invio di una pec all’attenzione dei consiglieri comunali, affinché il consigliere si facesse portavoce presso le proprie segreterie. Assurdo. Se le segreterie delle liste/partiti di maggioranza avrebbero voluto un confronto politico, avrebbero fatto bene a convocare direttamente le segreterie dei partiti e non i consiglieri comunali, per poi procedere ad anomali incontri, atteso che pare volessero incontrare il segretario/coordinatore con il consigliere da un lato e tutto il gruppo di maggioranza unito dall’altro a mo’ di esame. Ovviamente non si pone un problema di sostanza, ma di forma. Gentile ed il resto delle opposizioni hanno risposto al mittente chiedendo di avere un incontro formale con il sindaco, unico titolato a gestire uno stato di crisi, possibilmente con il pieno mandato delle forze di maggioranza al fine di discutere quanto richiesto, partendo dall’argomento principe, ossia la crisi politica in atto. Credeteci, lungi da noi voler marciare su una questione così delicata, soprattutto per il momento storico che stiamo attraversando, però riteniamo che con la cittadinanza dobbiamo essere sempre chiari e trasparenti, chiamando le cose con il proprio nome. Quella che stiamo attraversando è una crisi politico/amministrativa dettata dai numeri, ( numeri persi per strada volontariamente per carenza nella capacità di dialogo e confronto ). Oggi infatti a reggere le sorti di questa amministrazione vi sono solo sette consiglieri, contro i nove dell’opposizione. La nostra volontà, condivisa dalle forze politiche che oggi siedono nei banchi dell’opposizione è chiara: grande attenzione al momento che stiamo attraversano; grande senso di responsabilità ( già dimostrato nel voto di astensione al bilancio di previsione, bilancio si ricorda limato e sistemato in molti aspetti perché quello proposto dalla amministrazione era improponibile ), attenzione sulle scelte che si andranno ad adottare durante e dopo l’esito delle consultazioni; volontà di non mettere in alcun modo in difficoltà la nostra comunità, ma anche fermezza nei nostri valori, tesi alla trasparenza e regolarità della azione amministrativa, unico vero baluardo a tutela dei sacrifici dei cittadini contribuenti .

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