Bartolomeo Lofano: “Parità di genere, vergognosa prova della Regione”

“Menomale che la preferenza di genere era una priorità, un punto qualificante del programma di governo del centrosinistra”. Così Bartolomeo Lofano, candidato consigliere regionale di Forza Italia, commenta la decisione del centro sinistra al governo della regione, di inserire in “zona Cesarini” il provvedimento sulla doppia preferenza in Puglia, tra le 6 regioni che non l’aveva introdotta nella legge elettorale. “E’ immorale il comportamento assunto dal centrosinistra pugliese e dal presidente Emiliano – aggiunge il candidato di Conversano – che si dichiara a favore delle donne e delle politiche di genere ma quando è stato chiamato ad agire a sua tutela si è comportato in maniera ignobile e indecorosa, mostrando scarsa credibilità. Alle dichiarazioni di intenti e agli impegni programmatici di cinque anni fa non sono seguiti fatti concreti. Tutto ciò rende poco attendibile un centro sinistra recidivo in materia: così come nel febbraio del 2015, quando nell’ultimo atto dell’era Vendola il voto segreto affossò la legge, cinque anni dopo l’Aula ha riservato al voto di genere lo stesso destino. Con la differenza che questa volta il governo centrale si è sostituito nelle funzioni, dopo aver diffidato ed ora commissariato per il voto, l’amministrazione Emiliano, col prefetto di Bari Antonella Bellomo. Con questo modo di agire si è dunque penalizzata una categoria di genere, non si è affrontato in tempi utili un punto prioritario del programma politico che riguarda in generale le regole democratiche: è pertanto legittimo pensare che ci sia molta malafede e scarsa competenza amministrativa, con buona pace di tutti i discorsi sbandierati sulla dignità della donna, sul prezioso apporto nelle dinamiche politiche e sulle priorità inderogabili in materia di parità di genere”, chiosa Bartolomeo Lofano.

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