Regionali, Di Maio: «Niente giochetti sul voto disgiunto»

«Io voglio essere molto chiaro, perché i cittadini pugliesi e in generale cittadini italiani meritano serietà e non giochetti. La nostra candidata è Antonella Laricchia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio rispondendo, a margine di un incontro elettorale organizzato a Bari a sostegno della candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Puglia Antonella Laricchia, alla domande dei giornalisti sulla richiesta da parte del Pd di voto disgiunto in Puglia a favore di Michele Emiliano. “È giusto – ha detto Di Maio – che non ci siano giochetti, io chiedo che non si facciano giochetti sulla pelle dei cittadini. I cittadini votino con coscienza».

«Il 20 e il 21 settembre i cittadini pugliesi, quando andranno a votare, decideranno a chi mettere in mano la sanità pugliese, oltre a tante altre cose. Oltre il 90% dei bilanci delle Regioni è sanità e nel bel mezzo di una crisi pandemica mondiale che tiene ancora in ginocchio un sacco di Stati, abbiamo bisogno di una sanità non politicizzata, che rilanci pienamente il suo servizio al cittadini. Io voglio una sanità al servizio dei cittadini e non di altre dinamiche», ha poi commentato il ministro degli Esteri.

E sul referendum aggiunge: «Trecentomila euro al giorno non sono tanti per il bilancio dello Stato però io non ci sto a chi tratta con sufficienza questa cifra perché c’è tanta gente che non l’ha mai vista in una vita intera». «L’Italia – ha detto – deve tornare ad essere un Paese normale. Se i cittadini italiani il 20 e 21 settembre voteranno sì al referendum noi taglieremo 345 parlamentari, passeremo a 600 parlamentari e finalmente torneremo ad una normalità europea. Noi abbiamo tutto il diritto, come giovani generazioni di questo Paese, di riportare l’Italia nella normalità è il sì al referendum è il primo passo per una grande modernizzazione del paese».

C’è questa storia della rappresentatività: ma dove sta scritto che avendo più parlamentari il Parlamento è più forte? Allora chi sostiene questa teoria deve fare una legge per portare da 1000 a 2000 i parlamentari italiani». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, a margine di un incontro elettorale organizzato a Bari a sostegno della candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Puglia Antonella Laricchia. Rispondendo alla domanda sulla eventualità della vittoria del no, Di Maio ha detto: «Io sto lavorando per far vincere il sì insieme a tanti altri. Ci hanno dato ragione accademici, istituti autorevoli che portano avanti ricerche scientifiche».

«L’ultima volta alla Camera il taglio dei parlamentari è stato votato all’unanimità. Quando abbiamo visto quei numeri, abbiamo pensato che non serviva un referendum. Poi chi è stato determinante per indirlo? La Lega. Perché ricordate che con il taglio dei parlamentari diminuiscono i soldi che arrivano ai partiti».

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