Monopoli, Manisporche: “Pasqualone stia tranquillo …”

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota del Movimento Manisporche di Monopoli.

La rinnovata smania e l’esibito machismo con cui il segretario di Monopoli al Centro, Alberto Pasqualone, segue le vicende politiche e sanitarie della città di Monopoli, dopo una pausa dettata dagli impegni elettorali, assumono contorni surreali.

Andiamo al tema in questione.
I consiglieri di opposizione chiedono che si faccia chiarezza sulla gestione di alcuni casi di contagi da CoVid-19 che hanno coinvolto numerosi cittadini e luoghi istituzionali. L’informativa giunta dal Sindaco, tramite social, è apparsa confusa e lacunosa.

La procedura vuole che le ASL dialoghino direttamente con i Sindaci che, qualora intravedano una situazione potenzialmente pericolosa, possono chiedere l’istituzione di una postazione drive-in per i tamponi. Dal post scritto dal Sindaco, il drive-in non ci risulta essere stata richiesto. Che senso ha, allora, l’invito di rimbalzo e con toni acerrimi rivolto da Pasqualone alla Regione? Di qui la nostra preoccupazione. Si ritiene la postazione per i tamponi non necessaria o è un modo, gratuito e poco utile, per attaccare l’opposizione?

Pasqualone dimentica che uno dei compiti centrali di un Sindaco è rispondere alle domande dei cittadini e sollecitare la risoluzione dei problemi, sia quando sono di sua esclusiva competenza sia quando la sua responsabilità è condivisa con altre figure ed Enti.

Nell’esprimere sostegno ai consiglieri di opposizione accusati di ipocrisia (ci chiediamo cosa centri l’ipocrisia sigh!), ricordiamo che il nostro impegno politico è serio e concreto e non si riveste mai di toni esagitati e gradassi. A essere in debito di risposte con i monopolitani è l’attuale classe amministrativa che, da mesi, tace su diverse questioni come il monitoraggio ambientale e sanitario, la dividente demaniale costiera, la pulizia delle strade in città e in campagna.

Pasqualone stia tranquillo e cerchi di smaltire l’abbuffata elettorale. Continueremo a denunciare la mancata risposta a queste e ad altre domande, mentre le sue offese se le porta il vento“.

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