Caroli su salvaguardia ulivi monumentali, “poche domande”

“Quando i soldi ci sono ma le domande che arrivano sono poche, vuol dire che qualcosa non ha funzionato, sicuramente, nella comunicazione istituzionale; ma vuol dire anche che gli agricoltori pugliesi sono sconfortati dalla burocrazia che attanaglia la gestione della Xylella in Puglia. Non può essere diversamente se, a un anno dalla pubblicazione dell’avviso pubblico per la salvaguardia degli ulivi monumentali, non si hanno ancora le notizie degli esiti istruttori, sulle SOLE 73 domande presentate.

“Il bando era stato previsto all’interno del Piano straordinario di rigenerazione olivicola della Puglia per far fronte alla diffusione della Xylella fastidiosa e prevede aiuti per coloro che intendono innestare i propri olivi monumentali nel tentativo di proteggerli dalla nefasta azione del batterio. Per questo era stata prevista una dotazione di circa 5 milioni di euro, vale a dire un contributo di 140 euro per ulivo monumentale. L’innesto degli olivi secolari o monumentali è una delle poche speranze per salvare piante che in Puglia vogliono dire TURISMO, per il prestigio che forniscono al paesaggio. Certo la somma di euro 140 a pianta non risarcisce l’intera spesa che le aziende olivicole sopportano per eseguire detti innesti, se consideriamo le manutenzioni necessarie all’allevamento delle piante stesse innestate e i mancati redditi, ma sono un sollievo. Pertanto, in mancanza di un decreto di accoglimento delle istanze, si rischia di perdere un altro anno utile nella lotta contro il tempo.

“L’assessore all’Agricoltura Pentassuglia – rispondendo in Consiglio regionale alla mia interrogazione in merito – ha assicurato, rammaricandosi anche lui per le esigue domande presentate, che il lavoro degli uffici è andato avanti regolarmente e che stanno per essere pubblicate le determine di pagamento. Da qui a un mese, quindi, l’assessore ha sostenuto che sarà nelle condizioni di fornire il report delle attività del 2021. Non solo: l’assessore sarebbe anche pronto a portare in Commissione il nuovo e adeguato Piano di contrasto e di contenimento. L’assessore ha, poi, condiviso, le mie critiche sulla mancanza di comunicazione sostenendo che i cinque milioni previsti dal Governo nazionale non sono stati ancora sbloccati, per questo si è impegnato a rifinanziare il bando, non solo riutilizzando i fondi residui del primo bando, ma anche con ulteriori risorse.”

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