Monopoli, 25 Aprile 2024 l’intervento dei consiglieri Mastronardi, Contento e Papio

Quello di quest’anno è un 25 aprile denso di significati.
Per noi forze progressiste, a sinistra nella compagine consigliare di Monopoli, è un impegno che ha il respiro lungo di chi ha contezza di quale sia stato il percorso storico. La Puglia, subito dopo la Sicilia, è la regione del sud con il più alto numero di partigiani vittime della lotta per la liberazione dal nazifascismo. Dalla Provincia di Bari furono 505, da Foggia 338, da Brindisi 146, da Lecce 134, da Taranto 111.
Non è solo un tributo, un ricordo delle donne e degli uomini della lotta partigiana, ma un vincolo che risveglia anche in noi la profezia della pace e della giustizia.
L’oblio è l’alleato più importante dei fascismi e la memoria è l’arma fondamentale dell’antifascismo per la difesa della Carta costituzionale e dell’unità della Repubblica.
La Costituzione è l’espressione di uno straordinario compromesso che si è creato nel dopoguerra tra la proprietà-iniziativa privata e le forze del movimento dei lavoratori. E questo compromesso si è chiamato welfare, cioè la capacità di accogliere i bisogni e di accompagnare il progresso sociale, in termini di emancipazione per tutti, mettendo in piedi un sistema di ascensori sociali, che consentisse a tutti di ambire a traguardi più evoluti. La rivoluzione liberista ha reagito a tutto questo, provando a seppellire le Costituzioni europee e il carattere antifascista, il legame tra la libertà e i diritti sociali.
C’è un quadro delle classi dirigenti del mondo che hanno messo in archivio tutte le promesse dell’universalismo, del benessere, dei diritti civili. Siamo di fronte a guerre lunghe e sanguinose e a bilanci statali dedicati all’industria bellica che non hanno precedenti nella storia umana.
Sentiamo forte la responsabilità di condurre, nel nostro piccolo, politiche che trovino il giusto incrocio tra giustizia sociale e giustizia ambientale, tra giustizia come protezione del bene comune e giustizia come protezione dei beni individuali, delle libertà, dei diritti individuali.
Con questo spirito stiamo portando avanti un’opposizione rigorosa al disegno di legge Calderoli, che patrocina un’autonomia differenziata delle Regioni e che di fatto scardina i principi della Repubblica italiana nella versione nata dalla Resistenza. Si rischia la realizzazione di un Nord Grande a cui si contrapporrebbe un illusorio Sud Grande, in un’Italia sempre più ridimensionata e lontana dall’affermare l’annunciato federalismo cooperativo liberale.
Il nostro impegno ad agire il cambiamento, in un consesso che ci vede tanto minoritari com’è il Consiglio comunale di Monopoli, non ci fa demordere dal continuare ad apprendere una grammatica della resistenza per l’oggi, per poter scrivere una pagina nuova per questa nostra città. Sentiamo il dovere di rispettare il 25 aprile, una data che ha generato quello che siamo o meglio quello che le donne e gli uomini della resistenza volevano che fossimo.

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