Gioia, traffico impazzito davanti le scuole

di ANTONELLA CAMPAGNA – Il problema c’è, non è nuovo, è generalizzato e di difficile soluzione. Diciamolo subito. Ma questo non dovrebbe implicare una diminuzione di attenzione nella ricerca di soluzioni. Ad un mese dall’inizio delle attività scolastiche si ripropone, a Gioia del Colle, l’annosa questione del traffico nei pressi degli istituti scolastici all’orario di ingresso e di uscita degli studenti. File interminabili di macchine, automobili parcheggiate in doppia e tripla fila, incidenti gravi evitati per poco, automobilisti indisciplinati, genitori sull’orlo di una crisi di nervi… Un caos che nei giorni di pioggia peggiora ulteriormente. Ora, se questo è quello a cui i gioiesi erano abituati, da quest’anno, nei pressi delle due scuole medie del paese accorpate in un unico plesso, il quadro pare ulteriormente peggiorato e l’incolumità degli alunni è veramente affidata alla loro buona stella. Il motivo che ha fatto precipitare la situazione lo si può trovare nel fatto che solo da quest’anno scolastico i due istituti, sia Carano che Losapio, hanno entrambi deciso di adottare la settimana corta con orari di ingresso e di uscita pressoché identici. Dunque una popolazione studentesca, che entra ed esce da scuola agli stessi orari, quasi doppia rispetto all’anno scorso, e insieme alla popolazione, ovviamente è raddoppiato anche il traffico. Va inoltre aggiunto che l’ingresso più utilizzato è collocato su una strada ad alto scorrimento, l’ex statale 100, che collega Taranto con Bari ed è utilizzata anche dagli autobus di linea per il collegamento dei due capoluoghi.

Tutto questo si poteva prevedere? Si potevano cercare soluzioni per tempo?

Sì, secondo il Partito Democratico, che per ciò, già prima dell’inizio delle attività scolastiche, indirizzò un’interpellanza al Sindaco chiedendo se si fosse proceduto, innanzitutto, a coordinare gli orari di ingresso e di uscita dei diversi plessi, procedendo di concerto con i Dirigenti scolastici; in secondo luogo, se si fossero esaminati insieme alla Polizia Stradale tragitti o spazi alternativi per accompagnare anche con le autovetture i bambini a scuola; ed infine, se fosse stata risolta la problematica dei parcheggi nei pressi della scuola primaria San Filippo Neri. Questa interpellanza, fino ad oggi, non è stata iscritta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, nell’Aula Consiliare, dunque, non si è affrontato organicamente il problema. Alcune risposte, che tuttavia afferiscono a singoli aspetti in un quadro più complesso, sono arrivate dal Sindaco in occasione del dibattito delle Comunicazioni ed erano comunque delle proposte, relative ad una scuola primaria, al momento non ancora realizzate. Il riferimento è al suggerimento del Sindaco di istituire un divieto di soste temporaneo nelle strade limitrofe al plesso San Filippo Neri e promuovere il parcheggio nella zona dell’ex Coop.

La problematica è molto sentita in paese ed il dibattito sulle possibili soluzioni è aperto. Alcuni ex amministratori del Movimento Prodigio, ad esempio, propongono l’istituzione delle strade scolastiche nei pressi di tutti gli istituti scolastici, i cittadini chiedono quantomeno la presenza di vigili agli orari di ingresso e di uscita, in particolare delle scuole medie.

E l’Amministrazione Comunale cosa fa nel frattempo?

Non dorme! Si apprende, infatti, da fonti ufficiose ma attendibilissime che, per risolvere il problema del traffico nei paraggi delle scuole medie, ci sarebbero in cantiere due progetti, uno a lungo termine che prevede la realizzazione di parcheggi su suoli adiacenti alle scuole medie, uno più a breve termine con l’istituzione di un servizio trasporti dedicato. I dettagli non è dato saperli. Come non è ancora chiaro quali siano le possibili soluzioni in animo degli amministratori per tutti gli altri Istituti scolastici.

E’, in ogni caso, apprezzabile il fatto che, nonostante l’apparenza mostri altro, nonostante il dibattito in aula sia stato fino a questo momento eluso, di fronte ad un problema che coinvolge innanzitutto l’incolumità dei ragazzi via sia un’attenzione trasversale che fa ben sperare per una collaborativa e fattiva ricerca di soluzioni.

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