Papio (Movimento Manisporche): «Si all’eolico offshore, ma con un piano»

A proposito della richiesta di installazioni di pale eoliche offshore a largo di Monopoli oltre le 12 miglia, Angelo Papio, per il movimento Manisporche, precisa che, in assenza di un piano nazionale, diventa inaccettabile qualsiasi proposta, in quanto non supportata da una visione d’insieme.

Lo Stato, competente oltre le 12 miglia, ha il compito di spiegare ai territori dove e perché ritiene di promuovere l’installazione di impianti per la produzione di energia, di qualsiasi tipo essa sia.

Da decenni, invano, si attende un Piano strategico nazionale. Anche oggi, di fronte a una crisi energetica senza precedenti, il governo non si è assunto la responsabilità di approvarne uno.

Più solerte la Regione Puglia che, grazie al lavoro dell’Assessora Anna Grazia Maraschio e del suo staff, poche settimane fa ha individuato tre aree, entro le 12 miglia di sua competenza, dove si potrebbero collocare gli impianti eolici: a largo dei porti di Manfredonia, di Bari e di Brindisi.

Non si comprende, inoltre, a quale forma di approvvigionamento energetico lo Stato voglia puntare per il prossimo futuro in Puglia. Nonostante la Regione produca energia oltre il 160% del proprio fabbisogno, si pretende di imporre la totale deregulation sulle fonti rinnovabili come su quelle da fonti fossili. Per non parlare dell’intento del ministro Cingolani, che sogna addirittura di tornare all’energia nucleare.

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