Gioia del Colle, La Bottega chiede un intervento urgente per la salute mentale e le dipendenze patologiche

Mercoledì 27 marzo a Gioia, la stessa signora che il 23 gennaio aveva aggredito gli operatori del Servizio di Salute Mentale, dopo essere stata soccorsa dal 118 perché voleva lanciarsi nel vuoto, ha aggredito dapprima gli operatori e l’autista dell’ambulanza e poi, giunta al Pronto Soccorso di Putignano, ha aggredito un’infermiera.
Riscontrata una prognosi di 15 giorni per il personale aggredito.
Fonti certe riferiscono che la signora in questione ha un disturbo riferibile alle dipendenze Patologiche ma non ha un riferimento sanitario locale in quanto, come è arcinoto, il Servizio territoriale per le  Dipendenze Patologiche di
Gioia del Colle ha sospeso la sua attività dal 14 gennaio 2019 e tutto il personale, i pazienti e le loro famiglie (oltre 100 quelle conosciute dal servizio pubblico) sono stati suddivisi tra il Serd di Acquaviva e quello di Putignano.
Questa nuova modalità ha portato per i pazienti la perdita di un punto di riferimento di cura stabile e di semplice accesso e molti cittadini hanno interrotto i percorsi terapeutici.
Questa situazione, attraverso i due consiglieri comunali de La Bottega, Milena Pavone e Luca Nicastri, è stata segnalata in Consiglio Comunale da “Il Tasso”, associazione per la promozione della Salute Mentale, che aveva
anche suggerito una soluzione temporanea di una presenza di un’équipe del Serd a Gioia del Colle anche per due giorni a settimana per risanare la rete territoriale interrotta da tempo e ripristinare un dialogo interrotto con i pazienti e con le altre agenzie territoriali.
I servizi territoriali (Consultori, Servizio di Salute Mentale, Servizio per le Tossicodipendenze, Neuropsichiatra infantile) sono una risorsa per una Comunità, sono luoghi dove i cittadini sono presi in carico totalmente, a seconda della personale necessità e oltre il sintomo, ci si fa carico delle situazioni di vita interfacciandosi con il Comune, con le Associazioni, con il luogo di lavoro.
È necessario che le maglie della rete sanitaria e comunale siano ben strette fra di loro perché solo così si potrà dare al cittadino la risposta più adatta. È impensabile ritenere che le situazioni di fragilità non ci riguardino da vicino, tutti possiamo aver  bisogno e la cura è un DIRITTO PER TUTTI.

Questa visione globale permette di prendersi cura del singolo, del suo contesto di appartenenza e la collettività ne riceve un guadagno. Qualsiasi Amministrazione, se ha a cuore il benessere del suo paese, deve occuparsi attivamente dei Servizi territoriali stessi, vigilare sul loro funzionamento e sui loro bisogni per lavorare al meglio, deve camminare insieme agli operatori per individuare una progettualità anche sociale più consona ai bisogni del paese.
Il Sindaco è il responsabile della condizione di salute dei cittadini del suo territorio e con il  Consiglio Comunale ne condivide queste responsabilità.
Sono trascorsi 5 anni e del Serd nessuna notizia è pervenuta da Palazzo S. Domenico, per chi ha memoria l’attuale maggioranza tuonava contro la precedente Amministrazione di “essere incisivi” per farsi  ascoltare
dalla Asl.
Noi crediamo, invece, che il dialogo sia costruttore di  azioni positive e che il  Servizio per le Tossicodipendenze oggi, sia più che mai necessario a causa di un forte incremento dell’uso di sostanze e di spaccio da parte dei giovanissimi e per il gioco d’azzardo che ha messo in ginocchio molte famiglie.
I Servizi territoriali sono portatori di una maggiore disponibilità della comunità verso la cultura del benessere mentale, della disabilità, delle dipendenze, perché solo conoscendo da vicino ciò che si teme si può combattere il
pregiudizio sulla fragilità.

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