Castellana Grotte, la minoranza diserta il consiglio comunale: “Negato il nostro diritto di iniziativa”

I consiglieri comunali di minoranza Giosuè Dell’Aera, Virginia Dibello, Marica Pace, Domenico Quaranta, Vito Luigi Rubino e Cinzia Valerio comunicano di aver deciso di non partecipare al Consiglio Comunale del 4 Aprile 2024, stigmatizzando la lesione del diritto di esercizio delle prerogative proprie dei consiglieri comunali.
Gli stessi, infatti, si sono visti negare dalla Presidenza del Consiglio l’inserimento all’ordine del giorno della mozione avente ad oggetto:
“Legge regionale 19 dicembre 2023 n.36 “Disciplina regionale degli interventi di ristrutturazione edilizia”. Mozione per l’approvazione degli adempimenti comunali di cui all’art.4”, presentata al protocollo dell’Ente sin dal 13 marzo scorso (e, quindi, in data addirittura antecedente all’adunanza del Consiglio Comunale del 21 marzo u.s.), in palese violazione dell’art.31 comma 2 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale.
Stessa sorte per le due proposte di ordini del giorno, presentate ex art.33 del predetto Regolamento, dai consiglieri di minoranza durante il medesimo Consiglio Comunale del 21 marzo 2024.
L’amministrazione Ciliberti ha così creato un bruttissimo precedente per la vita democratica della città, trattando come inutili perdite di tempo le legittime iniziative della minoranza.
L’ingiustizia si è consumata nella Conferenza dei capigruppo del 29 Marzo 2024, allorquando il Presidente del Consiglio comunale, Maurizio Pace, contrariamente a quanto previsto dal Regolamento e dallo Statuto comunale, non ha inserito tali punti all’ordine del giorno (come avrebbe dovuto), ma ha demandato alla Conferenza dei capigruppo (organo meramente consultivo e non deliberativo) la decisione di rinviarne la trattazione, facendo sì che la decisione fosse assunta da un organo non legittimato a farlo e spogliandosi, quindi, del suo peculiare ruolo di garante di tutti i consiglieri comunali e non solo di quelli di maggioranza.

Uno sfregio alle regole democratiche che ha reso noi consiglieri di minoranza orfani di un organo superpartes, quale dovrebbe essere il Presidente del Consiglio, il quale ha illegittimamente trasferito i suoi poteri e doveri decisori alla maggioranza di governo.
E’ peraltro priva di pregio la giustificazione, addotta a verbale della seduta della Conferenza dei capigruppo, secondo la quale il rinvio dell’inserimento dei punti all’o.d.g. sarebbe motivato dalla convocazione d’urgenza del Consiglio comunale per la necessità di approvare due debiti fuori bilancio; infatti, se da un lato si utilizza la suddetta giustificazione per glissare sulle iniziative della minoranza, dall’altro ci si chiede dove sia l’urgenza di approvare l’ennesimo aumento del prezzo del biglietto per l’ingresso alle Grotte.
Dopo l’aumento dell’imposta di soggiorno, quello delle tariffe del parcheggio a pagamento ed il mancato contenimento dell’addizionale comunale all’Irpef, nonostante gli ingenti introiti rivenienti dallo sfruttamento del sito carsico, viene proposto un ulteriore aumento per fare incetta di risorse.
Ma dove andranno a finire tutti questi soldi? I castellanesi attendono risposte concrete e noi siamo e saremo il loro occhio vigile.

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